Di grande interesse, nella sua semplicità, l’esposizione sullo stato della blogosfera mondiale pubblicato da David Sifry su Technorati. Analisi quest’ultima che ben ricalca il pragmatismo e la semplicità anglosassone.

Diamo dunque una veloce occhiata ai dati che vengono esposti e vediamo cosa è successo, almeno a grandi linee, negli ultimi mesi nella parte conosciuta del mondo dei blog (quelli segnalati su Technorati e sui cui l’intera indagine è basata).

L’analisi prende in considerazione gli ultimi quattro mesi e, rifacendosi anche alle precedenti analisi, constata come la blogosfera abbia raddoppiato i suoi utenti ogni 5.5 mesi fino ad oggi, raggiungendo la cifra di 27,2 milioni di utenti segnalati. Si parla quindi di una comunità che oggi è oltre 60 volte più numerosa rispetto a quella esistente solo tre anni fa.

Ovviamente ogni giorno nascono nuovi blog (circa 75.000), ma ciò che risulta più interessante è come solo (o almeno) la metà dei blogger (circa 13.7 milioni) continui a postare con una certa regolarità dopo tre mesi dall’apertura del blog. Si nota quindi una notevole dispersione a seguito dell’avventura comunicativa sulla rete. Rifacendoci ai dati di ottobre 2005 possiamo stabilire anche il seguente paragone.

Ottobre 2005 – Blog segnalati 19 milioni, di cui ancora usati a tre mesi dalla nascita 10.4 milioni. Quindi a tre mesi la fedeltà al mezzo era pari a circa il 54.7%

Febbraio 2006 – Blog segnalati 27,2 milioni, di cui ancora usati a tre mesi dalla nascita 13,7 milioni. Quindi a tre mesi la fedeltà al mezzo era pari a circa il 50.4%

C’è una certa discesa percentuale degli utenti attivi. Tuttavia per avere qui una risposta più chiara bisognerebbe standardizzare la raccolta dei dati, ad esempio ogni quattro mesi, poiché stiamo mischiando presente, passato e futuro nel calcolo. Degli utenti oggi attivi non sappiamo in effetti quanti saranno ancora al loro posto tra tre mesi e fare un confronto di questo tipo, mi pare un poco azzardato.

Interessante considerare come Sifry tragga conclusioni diverse dalle mie. La blogosfera sta crescendo o sta diminuendo? In valore assoluto di certo gli utenti aumentano, ma se ci fosse un trend discendente degli utenti attivi in rapporto ai blog creati, potrebbe voler dire che la blogosfera è entrata in una fase di assetto dopo aver raggiunto una dimensione che le attuali capacità di gestione delle informazioni non permettono di superare facilmente.

Come si potrebbe eventualmente spiegare una reale diminuzione degli utenti attivi in rapporto ai blog creati? Disillusione sul fenomeno? Scarsa attenzione degli altri per via del numero sempre maggiore di fonti e quindi partecipazione in declino per mancanza di feedback? Problematica di gestione delle informazioni prodotte dai blog in rapporto a quanto la blogosfera stessa (i blogger) sa recepire nell’unità di tempo?

Se così fosse la discussione sull’affidabilità delle fonti e sulla gestione delle informazioni del mese scorso assumerebbe un peso ancora maggiore. Non è che troppa informazione può fare male e disincentivare quando il seguirla sembra andare oltre le capacità di percezione immediata? Non si rischia forse di creare reti chiuse di utenza e discussione andando a perdere quella parvenza di unità che si era mantenuta sino ad ora?

Molto interessanti poi le considerazioni sullo spam che avviene all’interno del mondo dei blog, calcolato in circa il 9% dei nuovi blog creati e il 60% dei ping ricevuti da Technorati. Anche qui sarebbe molto interessante potere sapere se dai dati precedenti questi blog sono stati estrapolati oppure no. Il nove per cento dei nuovi blog degli ultimi quattro mesi equivale a parlare di circa 738.000 blog. Numero non irrilevante per calcolare un tasso di fidelità simile a quello che proponevamo sopra.

Proseguendo l’analisi potrei dare per scontato l’annuncio della crescita dei post, arrivati a 50.000 ogni ora, mentre rilevo con piacere la crescita del tagging, ovvero del fornire parole chiave ai post per permettere a tutti gli utenti di trovarli più facilmente. Un po’ di ordine fa sempre piacere!La conclusione è quindi dubbiosa. Tante domande, poche risposte.

I dati come vengono forniti da Technorati non sono chiari; non si riesce davvero a capire se e quanto la blogosfera sia ancora in fase di decisa spinta.

Sarebbe stato molto più utile avere dei dati regolari ed esposti in maniera meno ambigua. Se qualcuno riuscisse a venirne in possesso sarei curioso di leggerli e di poterci ragionare sopra con un po’ di calma per cercare di stabilire la situazione attuale con maggior precisione, ma dal post che ho individuato, al di là dell’entusiasmo del primo momento, non abbiamo i mezzi per poter dare uno “ stato dell’arte” chiaro ed univoco.

Potrebbe ovviamente essere solo il mio inglese, ma in caso contrario sarebbe un peccato che alla semplicità e al pragmatismo delle esposizioni anglosassoni, questa volta manchi un poco di scientificità

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.