Una volta ricevuto il mezzo necessario alla comunicazione, pur tra mille problemi (per la serie scarico tutti i feed e li leggo la sera quando non ho la connessione per rispondere il giorno seguente!), possiamo ricominciare ad essere vagamente produttivi e presenti anche sul blog.

Partiro ovviamente da un breve aggiornamento su quanto successo negli ultimi tempi:

1) Ho preso casa (parola grossa, ma ho preso mansarda non é molto in uso) a Parigi, chi ancora non avesse ricevuto il nuovo numero o il telefono puo dirlo ora e sarà prontamente informato.

2) Ho iniziato i corsi presso la nuova università, o scuola che dir si voglia, l’Ehess, scuola di alti studi in scienze sociali per chi preferisce l’italiano, madrepatria riconosciuta per tutti coloro che si occupano di semiotica
Il funzionamento dell’isituto é un po’ particolare per i nostri canoni, ma voglio descriverlo brevemente, ché potrebbe dare qualche idea anche a chi in Italia vorrebbe costruire centri di eccellenza, perché questo mi pare proprio sia costruito per questa specifica finalità.
Dicevo dunque che il nostro istituto raccoglie su selezione curriculare studenti da ogni capo del mondo e copre tutti gli ambiti disciplinari delle scienze umane, permettendo agli studenti di ottenere un titolo di studio pur facendo un percorso diverso rispetto al classico curriculum universitario:infatti si entra dopo aver avuto validazione da parte di un tutor che da allora e sino alla fine sarà il proprio riferimento personale all’interno della scuola e che sarà anche colui che dirigerà la nostra ricerca. Ebbene si, perché se il raggiungimento di un titolo di studio é previsto, esso é in realtà secondario allo sviluppo di un progetto personale di ricerca che deve essere reso noto al momento della selezione.
Per la serie si fa ricerca e siccome la si fa ti diamo anche una laurea.
La scuola ogni anno fornisce un numero di corsi determinato all’interno del quale ciascun allievo, in accordo col proprio tutore, puo sciegliere i seminari che più gli interessano ai fini della propria ricerca. Non c’é quindi un corso predefinito, ma esso viene costituito da ogni allievo in base alle proprie esigenze.
Ovviamente all’interno di quest’ottica i voti dei singoli seminari paiono avere un’importanza relativa, anche perché non si tratta di seguire corsi teorici veri e propri, quanto di partecipare ai seminari di ricerca dei vari professori che sono liberi di stabilire i propri criteri di valutazione.
Partecipare ad un seminario equivale quindi, di norma, a partecipare attivamente al lavoro di un certo numero di professori, sviluppando l’argomento insieme a loro durante l’anno e venendo alla fine valutati su quanto e come ci si é mossi all’interno dell’ambiente di ricerca.
Dato che le tasse di iscrizione non superano i 250 euto annuali potrei concludere che personalmente mi sto divertendo troppo!

Segnalo qui di seguito i seminari che sto seguendo o che seguiro nel corso di quest’anno accademico, alcuni obbligatori, altri invece li seguiro in maniera facoltativa per quanto mi sarà possibile. Di fianco al nome del corso, nel caso sappia già di cosa vorrei occuparmi, lo segnalero. In questo modo dovreste avere una buona mappa dei miei studi dei prossimi mesi e degli argomenti su cui probabilmente ci sarà qualche pubblicazione:

1) Langues, cultures, arts : l’approche transformationnelle (vorrei cercare di stabilire un’equivalenza tra la funzione matematica che secondo Levi Strauss regola la rappresentazione mitologica a livello profondo e il modello tensivo delle strutture profonde tipico della semiotica di jacques fontanille. Questo contrariamente a quanto sostiene il docente del corso che ritiene la stessa funzione equivalente alla quartica di klein)
2) Esthétique, histoire et théories
3) Les concepts de base de la sémantique pragmatique
4) Analyse du récit. Narratologie contamporaines (analisi della spazialità dei siti web con particolare riferimento alla tematica del labirinto)
5) Introduction à l’herméneutique
6) Un problème de philosophie logique : les descriptions définies
7) Méthodologie du texte e de l’image
8) Anthropologie de l’écriture
9) Les concepts du structuralisme
10) Histoire et critique des traductions
11) Incorporation du sens et sémiotisation du corps
12) Modes du sensible et formes sémiotiques
13) La numérisation générale et son avatar biométrique (differenza tra i concetti di digitalizzazione e di virtualizzazione. Modificazioni del pensiero apportate dal passaggio alla scrittura digitale)
14) Sémiotique et analyse structurale
15) Séminaire intersémiotique de Paris
16) La passionalisation dans l’écriture

Per lo studio questo é attualmente quanto.

In aggiunta dovrei presentare al BarcampTurin, se riesco ovviamente ad alloggiarmi in qualche economo modo e a organizzare bene la trasferta, una relazione dal titolo “Nuove forme di (auto)organizzazione della protesta politica: la primavera studentesca francese del 2006 e i nuovi media”
La relazione dovrebbe durare una ventina di minuti accompagnata da un po’ di slide (tempo nelle prossime due settimane permettendo) e nel giro di poco dovrebbe seguire la relazione completa, cosistente in…per ora dovremmo andare intorno alle 12, 15 pagine cui sto cercando anche collocazione per un’eventuale pubblicazione.
Sempre legato al BarCamp presentero un articolo che uscirà sulla rivista Heos nel mese di gennaio.

Non escludo l’idea di partecipare anche al BarCamp successivo, quello di Roma, se dovesse decollare. Siccome dovrei fare un saltino a Roma per motivi altri, sarebbe l’occasione per mettere insieme le due cose. In quel caso credo porterei una relazione sulle presentazioni in power point e su come l’utilizzo non calibrato di queste crei danni sensibili nel processo di comprensione dell’argomento discusso. Ma c’é tempo…

Altro lavoro avviato dovrebbe essere un saggio sulla formazione e il mantenimento dell’identità dei media, che avrei già dovuto terminare in estate, ma che é stato posposto causa ancora non mi hanno dato le giornate da trenta ore che richiedo da anni e vorrei anche mantenere una vita mia!

Altro lavoro per ora non ne ho, lo aggiungo solo se qualcuno mi fa proposte, ma con un minimo risvolto economico se possibile, altrimento credo moriro pure di fame!

Faccio presente ai pochi (per loro fortuna) e pomçrium lettori che, il nuovo portatile comprato in Francia ha la tastiera locale, in cui non compaiono né la i né la o accentate. Siccome non credo avro voglia di correggere tutto sul vecchio pc ogni volta o aggiungere i simboli dato che sono ancora quasi senza programmi, ogni pubblicazione a carattere non troppo ufficiale (ogni post per far la breve) uscirà con queste caratteristiche di marca. Diffidate dalle imitazioni!

Nel giro di non troppi giorni dovrei ricevere a casa anche la fibra ottica che ho richiesto una decina di giorni fa, giusto per manifestare a favore della teoria secondo cui in Italia siamo presi in giro in maniera divertente vi diro una cosa.

Io ho fatto domanda per la fibra ottica tramite Free non avendo ancora una linea telefonica fissa.
L’offerta che ho scelto mi offre per 29,9 euro al mese le seguenti componenti:
modem
connessione flat in fibra ottica
100 canali televisivi in alta definizione
radio via internet
telefonate gratuite verso i fissi di 28 paesi
linea e numero telefonico senza nessun canone ovviamente

Un’altra offerta molto interessante che trovate qui in Francia é quella di AliceAdsl, fatta dalla locale filiale di Telecom Italia. Questa consiste in:
nessun canone telefonico
telefonate gratuite verso i fissi di 23 paesi
Adsl 28 mega flat
modem
primi tre mesi gratis
Alla strabiliante cifra di 29,95 euro al mese. Ora…provate a chiedere a Telecom quanto vi farebbe pagare per avere tutto questo in Italia. E non staro a dire altro…

Via, ora stacco che devo terminare un libro e avanzare un po’ nella relazione, altrimenti non sapro cosa dire a Torino se trovo il modo di alloggiarmici, a risentirci.

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