Leggo, via pandemia, dell’ultimo prodotto di Edelman. Si tratterebbe di un’indagine che mira a stabilire la fiducia degli utenti verso cose a caso. Ebbene si, proprio cose a caso!

Come, ci chiediamo tutti, quali tecnologie segretissime avranno utilizzato per riuscire a gestire un dato cosi difficile da calcolare, persino da ridurre a parole, come la fiducia?
150 interviste rispondono.

A me viene da pensare che ci debba essere un grosso problema nella testa di chi crede, con 150 interviste di poter dire qualcosa sulla fiducia che una popolazione ha verso un qualsivoglia oggetto sociale. Se poi mi mettono insieme e mi confrontano blog con religione, stato, media tradizionali e via dicendo, l’unica cosa che mi viene da pensare è come mai si siano scordati il mio pescivendolo e la fiducia che possiamo riporre nel non smagliarsi delle calze dopo il terzo lavaggio.

Mi viene veramente da pensare a cosa possa servire produrre ricerche cosi campate per aria. E mi rispondo che, evidentemente c’è qualcuno che le compra, che cercherà di farne un qualche uso e che, probabilmente, arriverà a crederci talmente tanto da giustificarsi a priori qualsiasi risultato ottenuto.

No perché, spiegatemi voi a cosa puo servire una indagine di questo tipo, come dovrei prenderla. Perché proprio io non lo so…

Finché si parla di media e blog posso anche starci, anche se non credo proprio i blog siano maggiormente degni di fiducia dei media tradizionali. Non tutti i blog perlomeno e non per tutte le notizie. Ma quando mi si butta dentro la fiducia che si ripone in un governo o nella chiesa, allora non so proprio cosa si voglia comparare, la fede con l’acquisto del cibo per cani? L’approvazione di una legge o il diritto con la chiacchiera o anche l’informazione digitale? Credete davvero che le due cose possano essere comparate?

Quindi piuttosto che domandarmi se il campione sia o meno troppo ristretto a me viene proprio da dubitare dei fondamenti. Dovrei davvero credere seria Edelman o questa indagine?

Diciamo piuttosto che se sempre più aziende si rivolgono ai blogger per intrattenere relazioni e quant’altro e ci si chiede perché lo facciano, beh, la risposta non arriverà da questo sondaggio. Proprio no. Bisognerebbe proprio cercare altrove, in maniera un attimino più seria.

Penso che carote e lastre di ghisa non siano ancora la stessa cosa. Anche in rete.

2 thoughts on “Errori di base?”

  1. Ecco… Tu che di marketing ti occupi, qualche idea su dove prendere una scopa atta alla bisogna?

    Giuro per che per una volta ascolto la pubblicità o anche semplicemente i consigli che arrivano, è per una buona causa del resto!!!

  2. Ciao Simone.
    Tu chiedi:
    “allora non so proprio cosa si voglia comparare, la fede con l’acquisto del cibo per cani?”

    Di cosa ti sorprendi. Pensa che ci sono head-hunter ed aziende che valutano i candidati ANCHE in base al loro segno zodiacale, e comparano le presunte qualità del Toro con quelle presunte dei Gemelli. Roba da anni ’80 e Milano-da-bere-de-li-mortacc.

    Qua si decide il destino di persone o di consumatori col “presunto di…”

    Un colpo di scopa, please!

    TZ

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