Comincio oggi un esperimento, con qualche dubbio ancora da chiarire.

Fino a ora, infatti, tutto quanto ho scritto, o quasi, ha trovato spesso una collocazione “istituzionale” se vogliamo usare questo termine, ma è stata al contempo resa disponibile per la pubblicazione anche sul mio sito internet, gratuitamente.

In questi giorni stavo riflettendo su tutta la storia della pubblicità, del denaro, degli abbonamenti che sempre più si mettono a passare in rete, e di come non condivida il principio di mischiare troppo denaro e pensieri sui blog.

Sto quindi cercando un modo per valorizzare quanto viene detto e scritto senza mettermi ad inserire pubblicità che detesterei all’interno delle mie relazioni in linea, senza tuttavia fare parte né degli illusi né degli idealisti come diceva qualcuno un po’ di tempo fa.

Ho pensato all’auto-pubblicazione.

Cosi, oggi mi sono ritrovato ad avere disponibile per la pubblicazione uno degli ultimi lavori che ho fatto, una nota di lettura di un capitolo di un libro. Molto specifico tra l’altro. E in francese. Come renderlo disponibile allora? Download gratuito come sempre, download controllato in qualche modo, a pagamento esclusivamente, a pagamento e liberamente o che altro?

Non so a dire il vero, per il momento l’ho pubblicato tramite Lulu. A due 1.25 euro si potranno leggere le quattro pagine complete, la prima è offerta dalla casa, chiunque può vederne e scaricarne l’anteprima in pdf. Si tratta della nota di lettura del capitolo dedicato da Oswald Ducrot all’agomentazion per autorità, all’interno del suo libro del 1984 “Le dire et le dit”.

Ora mi rimane da decidere se rendere disponibile lo stesso file anche in maniera libera, con una semplice nota a fianco o dentro che presenta l’esistenza dello stesso file anche a (poco) pagamento, lasciando poi al lettore la scelta tra i due formati. Sul punto sono molto, molto indeciso e per questo chiedo il parere del mio ristretto pubblico, per aprire una interessante/interessata discussione sul tema.

Una volta deciso un modo d’azione credo che anche per i lavori passati potrei procedere alla trasformazione in base a quanto deciso.

Ripeto, sono molto indeciso attualmente su come muovermi, del resto facendo di questo il mio lavoro in qualche modo, quello che dovrebbe un giorno portarmi a campare, comprendo di non poter continuare a distribuire gratis quello che chiunque altro mi farebbe o già mi fa pagare. Quindi occorre decidere, più che altro a livello di principio dato che so bene che non mi guadagnerò di certo da vivere solo con questo.

Da un lato le riflessioni sul blog e quant’altro resteranno totalmente libere, ma forse davvero sarebbe il caso di cominciare a gestire gli approfondimenti anche a livelli che superano l’intellettuale. Poi ovvio, se qualcuno mi contatta personalmente credo ogni fattore economico salti e possa magari mandargli il file direttamente, ma qui c’è una bella differenza rispetto al download ignoto. Voi cosa consigliate?

…Nono, su, non è il caso che corriate a scaricare ogni cosa che ho pubblicato per non dovere pagare in seguito, suvvia, siate ragionevoli!!!!!…

3 thoughts on “Soldi e cultura”

  1. Io sto pensando di fare la stessa cosa, gratis sul blog, a pagamento sul sito della mia società (che ha pochissimo traffico). Non so se ha senso ma mi interessa vedere cosa succede.

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