Che i rapporti tra il neopresidente Sarkozy  e gli studenti francesi non fossero buoni è cosa risaputa, ma sinceramente non mi aspettavo una qualche reazione fuori tono.

Invece dopo tre giorni di sporadici scontri serali (questa sera vedremo) in cui le frange più estremiste cercando di mobilitare la pololazione e si scontrano con le forze dell’ordine quest’oggi arriva un segnale nuovo.

Tolbiac ha votato questa mattina lo sciopero. Per la cronaca il sito di Tolbiac qui a Parigi ospita parte dell’università paris I Panthéon-Sorbonne. La decisione si spiega secondo i responsabili studenteschi  come prima forma di protesta contro il progetto di riforma universitario del neopresidente e più in generale contro la sua politica sociale che dovrebbe essere messa in pratica già durante l’estate.

I responsabili degli studenti ancora esitano, ritenendo probabilmemte controproducente o rischiosa una simile presa di posizione. Del resto una volta terminati gli esami e chiuse (o quasi) le facoltà non ci sarebbero grandi possibilità di opposizione.

Non resta che aspettare le prossime ore. Personalmente non sento al momento attuale quella convinzione e quella tensione che mi sembravano al contrario chiare quella serata di anno scorso passata davanti alla Sorbonne appena occupata. Non vedo insomma la possibilità reale che ci sia un movimento di protesta forte. Ma questo dipenderà anche dalle reazioni che avranno l’autorità. Per ora il ministro dell’educazione ha dato ordine al rettore e al prefetto di garantire l’accessibilità dell’università in questione, ma probabilmente la linea soft sarebbe più adatta. Non scrodiamoci che nel ’68 tutto comincio con una vetrina rotta, e furono solo gli arresti e le violenze poliziesche che fecero esplodere la rabbia. E oggi, anche se la società è cambiata, i metodi brutali, quelli sembra di no. Basta pensare alla gare du Nord due mesi fa: sei ore di scontri partite da un controllo, da un passeggero senza biglietto malmenato dalla polizia. Questo paese non vuole affrontare gran parte dei propri problemi, ma tanto essi hanno pazienza, si accumulano e poi esplodono inaspettati.

Ripeto, dubito che succeda qualcosa, ma attenzione.

A rileggerci…

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