L’ostinata premura di nascondere
il disagio e l’onda e il tremore
d’un pomeriggio a combattere questo
nuovo schermo di nulla.

Cercando di sfiorare i pensieri,
indovinare i colori o inventare il ritmo
di questo violento inatteso.

Trovando soltanto un pugno di sogni
davanti l’indicibile scacco
di un mancato gioco di sguardi.

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