Il consiglio costituzionale ha ritenuto che la legge inglobante il Cpe non violi la costituzione, la palla è quindi passata a Chirac, che ieri in serata, pur suggerendo due modifiche al parlamento (riduzione da due a un anno del periodo di licenziamento libero e spiegazione al giovane del perchè del suo licenziamento). La legge quindi verrà promulgata e le proteste sono ripartite di conseguenza.Già giovedì pomeriggio qui a Paris gli studenti avevano occupato per due ore i binari della gare de Lyon e bloccato per una mezz’ora il Periferique nord. Altre azioni simili erano state compiute nel resto della Francia.
Ieri, in serata, mentre Chirac parlava in televisione alcune manifestazioni spontanee si sono dirette da Bastille alla volta dell’Elysée, circondato e presidiato da un robustissimo cordone di polizia. L’intera linea 1 del métro è stata chiusa su ordine della prefettura per impedire l’avvicinamento degli studenti. In serata poi i cortei sono stati fatti deviare da robusti cordoni di forze dell’ordine e hanno ripiegato sul quartiere latino, dove si sono sciolti in tarda serata. Nessuna notizia di scontri o incidenti.
Impressione difficile da smentire di un governo assediato nei suoi palazzi, circondato da griglie in metallo e da un impressionante cordone di polizia che stonava abbastanza in mezzo ai turisti che passeggiavano per le vetrine degli Champs Elysées…
Si preannuncia una forte mobilitazione per martedì 4, nel frattanto continuerà questa nuova strategia dei blocchi improvvisi delle arterie di comunicazione, per non far calare l’attenzione dell’opinione pubblica e per evitare, data l’imprevedibilità e la velocità, l’intervento dei casseurs che hanno accompagnato i cortei delle ultime settimane.