Questa sera verso le 18.00 entrerò in possesso della mia nuova casettina parigina. Sono parole estremamente grosse per quei 14 metri quadri di mansardina con doccia, ma non bagno. Non costra troppo perlomeno e speriamo di poterci sopravvivere bene per i mesi a venire. Il quartiere è tranquillo ed eccessivamente pretenzioso per i miei gusti, ma almeno ho il parc Monceau subito dietro casa. Appena mi capita occasione scatterò qualche foto della nuova minisistemazione e le posterò. Sappiate che ci sarà almeno una cosa divertente da vedere. Intanto io mi farò un tot di ore di metro per trasbordare valigia, borsa, portatile, tracolla, borse di ikea piene di materiale casalingo che continua a sembrarmi da camping e quant’altro.

Invierò, di qui ad un’oretta il nuovo indirizzo a tutti i contatti mail, per chi eventualmente non lo ricevesse e leggessi qui mi lasci un commento o mi scriva e rimedieremo subito al problema.

Il numero di telefono fisso e la linea adsl flat ancora non le avrò, ma tanto prima di una decina di giorni non mi arriverà neppure il nuovo portatile e quindi la mia presenza in rete continuerà a restare saltuaria. Sicuramente sarò un po’ più presente di ora.

L’università è in fase di partenza. La segreteria lascia alquanto a desiderare visto che prima di altre due settimane non riusciranno a farmi avere la mia carta dello studente, mentre per i corsi aspetto lunedì quando dovrei seguire il primo di quelli che mi interessano. Per ora non sono neppure riuscito a spulciare per bene la biblioteca, ma dalla prossima settimana mi ci trasferirò di diritto e a tempo pieno.

Nel fine settimana vorrei riuscire a preparare bene le idee dell’intervento che proporrò al BarCampTurin nel caso riesca a trovarmi un alloggio per la notte antecedente e quella seguente il convegno, già la prossima settimana il tutto dovrebbe essere più chiaro. Sempre in questi giorni vorrei passare a Beaubourg a vedere l’esposizione per il decennale di Fabrica prima che chiuda e la mostra su Yves Klein, già che sarò lì ne approfitterò per consultare qualche libro sulle nuove vie che mi hanno consigliato di intraprendere negli ultimi tempi: la teoria delle catastrofi e la morfogenesi del senso di Thom e Petitot e la semantica interpretativa di Rastier. Cercheremo, leggeremo, rifletteremo senza esagerare.

Siamo insomma giunti davvero alla vigilia di un qualcosa di tutto nuovo. Ricominciamo a correre.

P.S.

Prometto che già il prossimo post conterrà qualche argomento utile non solamente a chi è interessato al gossip sulla mia vita (molto raro come caso umano, tra l’altro…).

2 thoughts on “Accenni di riconessione”

  1. Si fa, si fa, basta condividere un bagno con un gatto, una famiglia bulgara, tre francesi metroplitani; qualcuno d’oltre mare e qualche sconosciuto…

    Dico un bagno solo perché il secondo é tqlmente fetente che neppure il gatto ci si avvicina!

    Molto ottocentesco senza dubbio, no?

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