Intervista estremamente interessante ad Alva Noe su uno degli ultimi numeri di Edge. Potete leggerla o guardare direttamente il video qui.

Alva Noe è uno dei filosofi che si stanno maggiormente affermando negli ultimi anni e si occupa soprattutto di percezione visiva secondo un approccio che si vuole “enattivo” (Non staro qui ad entrare nei dettagli e nelle mie critiche scientifiche ed epistemologiche).

Ad ogni modo in questa intervista è facile apprezzare il lato divulgativo, le immagini semplici utilizzate per affrontare  un discorso, come quello sulla coscienza tutt’altro che facile. Il punto di vista di Noe, forse non condivisibile fino in fondo, resta tuttavia fondamentale oggi, soprattutto per quanto riguarda il dialogo tra scienze cognitive e discipline umanistiche perché pone i problemi da affrontare nei prossimi anni: la scelta tra una posizione naturalista ed una posizione costruttivista, il ruolo dell’azione nelle pratiche cognitive (e quindi significanti), il necessario approccio ecologico tramite cui poter leggere il mondo.

Un punto di vista parziale forse, ma non perdere insomma. E che la discussione sia benvenuta…

One thought on “Il problema della coscienza (Intervista ad Alva Noe)”

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