Il 28 e 29 settembre 2017 si terrà presso il Dipartimeto di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Firenze (Via Bolognese 52 – Sala Conferenze), il convegno “Immediatezza ed esperienza. Tra Wittgenstein e il pragmatismo”. Di seguito la presentazione e il programma. Qui la locandina

C’è ancora spazio per parlare di esperienze immediate irriflesse, dopo il rifiuto del mito del dato e le critiche mosse da più parti all’idea di immediatezza, a partire dalla prospettiva semiotica, da quella pragmatista e da quella linguistico-ermeneutica? Queste prospettive sono in grado di dialogare, e in che modo, con la tradizione fenomenologica? Possiamo onestamente e in maniera non dogmatica identificare e riconoscere quegli aspetti della nostra esperienza (più o meno) ordinaria in cui la serie dei riferimenti trova un punto finale, e semplicemente comprendiamo o conosciamo ciò che accade senza mediazioni interpretative? O forse qui non si tratta proprio di comprensione né di conoscenza? Non c’è forse una dimensione qualitativa, pre-scientifica o a-scientifica, non riconducibile all’indagine quantitativa, che ha a che fare a molteplici livelli con la significatività dell’esperienza, a partire dalla percezione sensoriale per arrivare alle categorie estetiche, etiche, valoriali, che pure costituiscono lo sfondo immediato del nostro agire e pensare? William James e John Dewey hanno sottolineato spesso gli aspetti qualitativi, estetici e irriflessi delle nostre esperienze, che sono significativi per quanto fanno direttamente su di noi, senza rimandi ad altro. Anche Wittgenstein evoca di frequente quelle situazioni in cui è importante, piuttosto che parlare o pensare più a fondo, semplicemente guardare a ciò che sta succedendo e prenderne atto.

Ruota attorno a queste domande e a questi approcci il convegno “Immediatezza ed esperienza. Tra Wittgenstein e il pragmatismo”, che si svolge presso il dipartimento di lettere e filosofia dell’università di Firenze il 28 e 29 settembre 2017. Si tratta del terzo appuntamento organizzato da un gruppo di ricerca su Wittgenstein e il pragmatismo nato tre anni fa grazie alla collaborazione tra gli atenei di Roma Tre (dipartimento di Filosofia, comunicazione e spettacolo) e Venezia Ca’ Foscari (dipartimento di Filosofia e beni culturali) e l’associazione culturale Pragma. Il convegno mette utilmente in comunicazione il gruppo con l’unità di ricerca sull’ontologia del qualitativo, QuaOntoTech – Qualitative Ontology Technology, recentemente costituitosi a Firenze con l’obiettivo di indagare da diversi punti di vista la dimensione qualitativa dell’esperienza.

PROGRAMMA

Giovedì 28 settembre ore 15.00
Presiede: Paolo Parrini
Anna Boncompagni, Introduzione
Roberta Lanfredini, Fenomenologia dell’immediatezza
Roberta Dreon, L’esperienza si dice in molti modi. Un punto di vista deweyano sull’immediato, il qualitativo e l’estetico
Marilena Andronico, Wittgenstein sull’immediatezza dell’abitudine
Ore 18.00 discussione

Venerdì 29 settembre ore 9.30
Presiede: Giovanni Maddalena
Luigi Perissinotto, Usi dell’immediatezza in Wittgenstein
Michela Bella, Sulla differenza tra percetti e concetti nella filosofia dell’esperienza di James
Andrea Pace Giannotta, Esperienza pura e impressione originaria. Un confronto tra fenomenologia genetica ed empirismo radicale
Ore 12.30 discussione

Intervengono: Guido Baggio, Rosa M. Calcaterra, Giovanni Maddalena, Sarin Marchetti, Alice Morelli, Giovanni Tuzet

Sede: Università degli studi di Firenze, Dipartimento di Lettere e Filosofia, Sala Conferenze, Via Bolognese 52, Firenze – autobus n. 25

La partecipazione è libera e non richiede registrazione.

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